Cosa vedere a Molfetta – Zona porto

Marzo 20, 2024
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IL PORTO

Nel 1824, rispondendo alle necessità della crescente marineria locale e al prosperare del commercio e della pesca, il Comune di Molfetta avviò il progetto di costruzione di un porto. Il piano prevedeva la creazione dei moli di San Corrado e San Michele, oltre alla realizzazione di un faro per garantire sicurezza alle imbarcazioni.

I lavori iniziarono nel 1844 e, di fronte all’aumento del flusso commerciale, nel 1882 fu necessario ampliare il porto, collegando i due moli e costruendo il molo foraneo per accogliere una maggiore attività portuale.

Successivamente, nel 1890, fu aggiunto il molo Pennello, mentre nel 1951 si avviò la costruzione della diga Salvucci, tra Cala S. Giacomo e il santuario della Madonna dei Martiri, completando così l’infrastruttura portuale e consolidando il ruolo vitale del porto di Molfetta nel panorama marittimo della regione.

DUOMO DI SAN CORRADO: Un Capolavoro Romanico

La maestosa chiesa di San Corrado, eretta tra il XII e il XIII secolo in stile romanico pugliese, è un’icona di fede e architettura. Dedicata al patrono della città, San Corrado di Baviera, la sua struttura è caratterizzata da tre cupole allineate e due torri, una campanaria e l’altra d’avvistamento.

L’abside, seguendo uno stile tipicamente pugliese, è chiusa da un muro continuo interrotto da una finestra decorata con caratteri cufici e leoni stilofori, mentre gli archi ciechi si intrecciano in un motivo di gusto arabo, conferendo alla chiesa un’aura di maestosità e mistero.

Le cappelle laterali, risalenti al XV-XVI secolo, arricchiscono ulteriormente l’atmosfera sacra dell’edificio. All’interno, le tre navate ospitano opere d’arte di inestimabile valore, tra cui la “Madonna del Rosario” di Corrado Giaquinto e affreschi del tardo Settecento di Nicola Porta. L’altare è impreziosito da un altorilievo in pietra del XIII secolo, detto del Redentore, che rappresenta una testimonianza tangibile della ricca storia religiosa della città.

TORRIONE PASSERI: Una Fortezza sulla Costa Adriatica

Nel tardo Quattrocento e nei primi decenni del Cinquecento, l’avvento delle nuove tecnologie nel campo dell’artiglieria spinse alla ristrutturazione delle strutture difensive delle città. A Molfetta, nel 1512, fu eretto il Torrione Passeri per proteggere la città dalle minacce marine. Questo torrione cilindrico, destinato a ospitare pezzi d’artiglieria, testimonia l’impegno delle autorità locali nel garantire la sicurezza della popolazione.

Negli anni successivi, il Torrione Passeri ha subito vari danneggiamenti, soprattutto a causa delle mareggiate, ma è oggi uno dei più suggestivi e visitati monumenti della costa adriatica pugliese. Inserito in un contesto urbano medievale in costante rinnovamento, il Torrione Passeri attira numerosi visitatori, contribuendo alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale della città.

SALA DEI TEMPLARI: Testimonianza di Antiche Tradizioni

I Cavalieri Templari hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia di Molfetta fin dal 1148. La Sala dei Templari, composta da due gallerie oggi adibite a sala espositiva, è parte di un complesso di edifici che comprendeva anche una chiesetta dedicata a San Nicola.

Durante i lavori di restauro del 2003, sotto la pavimentazione della Sala dei Templari sono stati ritrovati i resti di antiche costruzioni, confermando l’importanza storica di questo luogo. Oggi, la sala ospita mostre d’arte che celebrano la ricca tradizione artistica e culturale della città, rendendo omaggio alla memoria dei Cavalieri Templari e al loro contributo alla storia di Molfetta.

CHIESA DI SANTO STEFANO: Un Santuario di Bellezza e Devozione

La chiesa di Santo Stefano, ricostruita e ampliata nel XVI secolo sul nucleo originario del Duecento, è un simbolo di fede e devozione a Molfetta. Sede dell’Arciconfraternita di S. Stefano o del Sacco Rosso, la chiesa si distingue per le sue due cupole allineate e il caratteristico campanile rivestito di maioliche.

All’interno, le preziose statue lignee dei cinque Misteri, utilizzate durante le processioni del Venerdì Santo, e le tele di Nicola Porta e Corrado Giaquinto arricchiscono l’atmosfera sacra dell’edificio, offrendo ai fedeli e ai visitatori un’esperienza spirituale e artistica unica nel suo genere.

IL MUSEO DIOCESANO

Il museo è situato negli spazi storici del secentesco Collegio dei Gesuiti.

Il percorso espositivo inizia con la sezione archeologica, che presenta reperti del neolitico e del periodo preromano, principalmente provenienti dall’antico insediamento preistorico del Pulo. Successivamente, si attraversa la galleria dei tessuti liturgici, che illustra lo sviluppo della produzione tessile dal XVII al XIX secolo; il lapidario conserva frammenti provenienti dall’antico Duomo; due sale ospitano le antiche sculture legate alla Settimana Santa di Molfetta e una collezione di reliquiari risalenti al Seicento.

Al piano superiore, spicca la maestosa Biblioteca del Seminario Vescovile che contiene manoscritti, incunaboli, libri del Cinquecento e alcuni volumi del Seicento e Settecento. Il percorso della Pinacoteca inizia con un’antica pala d’altare attribuita al Cardisco e prosegue con opere di ispirazione napoletana, con particolare attenzione all’influenza caravaggesca, rappresentata da artisti quali Bernardo Cavallino, fino ad arrivare ai dipinti del rinomato esponente del barocco internazionale, Corrado Giaquinto, e dei suoi seguaci. La visita si conclude al secondo piano con la Sala del Tesoro, che espone arredi preziosi e una collezione di opere d’arte contemporanea.

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