Le chiese di Molfetta

Marzo 20, 2024
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Chiesa di Santo Stefano:

La chiesa di Santo Stefano, ricostruita e ampliata nel XVI secolo su un nucleo originario risalente al Duecento, rappresenta un’icona di fede e arte. È la sede dell’Arciconfraternita di S. Stefano o del Sacco Rosso, e si distingue per le sue due cupole allineate e il campanile rivestito di maioliche.

All’interno, si possono ammirare le statue lignee cinquecentesche dei cinque Misteri, portate in processione durante il Venerdì Santo, e diverse tele di pregio, tra cui la “Madonna dei Martiri con i santi Liborio e Irene” e “San Marco Evangelista” di Nicola Porta, allievo di Corrado Giaquinto. Inoltre, la chiesa ospita la “Madonna del Carmine con l’Arcangelo Raffaele e Tobia” di Corrado Giaquinto, arricchendo ulteriormente il suo patrimonio artistico e spirituale.

Chiesa del Purgatorio:

Conosciuta popolarmente come la chiesa del Purgatorio, Santa Maria Consolatrice degli Afflitti è stata fondata nel 1643. La sua facciata tardo rinascimentale è impreziosita da quattro nicchie con le statue dei santi Stefano, Pietro apostolo, Paolo e Lorenzo, mentre più in alto si trovano le statue di San Gioacchino e Sant’Anna.

All’interno, gli stucchi settecenteschi dell’artista Michele Cattedra sovrappongono l’originale disegno architettonico del XVII secolo. Tra le opere d’arte conservate, spicca la tela raffigurante l’Addolorata di Vito Calò, artista influenzato dallo stile di Corrado Giaquinto. La chiesa è la sede dell’Arciconfraternita della Morte dal 1738 e custodisce le suggestive statue processionali del Sabato Santo, realizzate dal celebre artista molfettese Giulio Cozzoli.

Chiesa di San Domenico:

Costruita a partire dal 1636 insieme all’annesso convento, la chiesa di San Domenico Soriano è un’altra gemma artistica di Molfetta. La sua facciata presenta due nicchie con le statue di Santa Maria Maddalena e Santa Caterina d’Alessandria.

All’interno, le cornici in gesso, i capitelli decorati, i putti e gli eleganti stucchi incorniciano importanti opere pittoriche, come la “Madonna del Rosario” di Corrado Giaquinto e gli affreschi tardo-settecenteschi di Nicola Porta. Di particolare pregio sono anche le due opere lignee in stile barocco: il pergamo realizzato da un intagliatore napoletano e la cantoria che ospita l’organo dei Gesuiti, costruito da Petrus de Simone.

Basilica Madonna dei Martiri:

Il santuario della Basilica Madonna dei Martiri, eretto nel 1829 come ampliamento di una chiesa medievale risalente al 1162, è un luogo di profonda devozione e storia. Custodisce l’icona della Madonna che, secondo la tradizione, emerse dal mare.

L’edificio presenta tracce della sua antica struttura nella cupola e nelle arcate dell’altare maggiore. All’interno, è possibile ammirare la ricostruzione del Santo Sepolcro di Cristo del XVI secolo, oltre a importanti dipinti come la “Madonna del Rosario” di Michele Damasceno. La basilica rappresentava una tappa significativa per i pellegrini diretti in Terra Santa e conserva anche dipinti storici che rappresentano figure illustri della città.

Duomo di San Corrado:

Costruita tra il XII e il XIII secolo in stile romanico pugliese, la cattedrale di San Corrado di Baviera è dedicata al patrono della città. Con le sue tre cupole allineate e le due torri, la struttura è un esempio magnifico di architettura medievale.

All’interno, le navate sono adornate da opere d’arte di grande valore, tra cui la “Madonna del Rosario” di Corrado Giaquinto e affreschi del tardo Settecento di Nicola Porta. La cattedrale ospita anche una pregevole acquasantiera del XII secolo, conosciuta come quella del Saraceno, e un altorilievo in pietra del XIII secolo raffigurante il Redentore.

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