Molfetta tra mare e terra

Marzo 20, 2024
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PULO: Un Tesoro Carsico Ricco di Storia e Biodiversità

A soli 2 km dal cuore del centro urbano, si erge il maestoso Pulo, una formazione carsica caratterizzata dalle sue imponenti pareti che ospitano numerose grotte, creando un ambiente unico in cui prospera una ricca biodiversità. Con oltre duecento specie floristiche tipiche della macchia mediterranea, il Pulo rappresenta un vero e proprio gioiello naturale.

La fauna che popola questo ambiente è tipica della fascia costiera nord-barese, conferendo al sito un’ecologia unica e affascinante. Sin dal Neolitico, ben 7000 anni fa, il Pulo ha conosciuto una frequente frequentazione umana, testimoniata da reperti che risalgono all’Età del Bronzo.

Gli scavi archeologici condotti in questa area hanno portato alla luce importanti testimonianze del passato. Tra i reperti più significativi spicca la ceramica impressa, associata alla “Civiltà di Molfetta”, che riflette l’importanza culturale e commerciale di questa regione ai margini della dolina. Nella seconda metà del XVIII secolo, il Pulo divenne un punto focale di interesse per il Regno di Napoli e i Borboni, in quanto le sue grotte ricche di nitrato attirarono l’attenzione per la costruzione di una nitriera. Le ricerche archeologiche hanno permesso di riportare alla luce i resti di questo complesso proto industriale, gettando nuova luce sulla storia economica della regione.

PORTO: Un Faro di Sviluppo per Molfetta

Nel 1824, in risposta alle esigenze della comunità marittima locale e nell’ambito di un periodo di crescita del traffico mercantile e dello sviluppo della pesca, il Comune di Molfetta decise di avviare la costruzione di un porto. Il progetto prevedeva la realizzazione dei moli di San Corrado e San Michele, oltre alla costruzione di un faro per guidare le imbarcazioni in entrata e in uscita dal porto.

I lavori ebbero inizio nel 1844 e, a causa dell’aumento del traffico commerciale, nel 1882 si avviò un’importante opera di ampliamento che portò alla connessione dei due moli e alla costruzione del molo foraneo, contribuendo così a potenziare ulteriormente le attività portuali.

Nel 1890 fu aggiunto il molo Pennello, mentre nel 1951 iniziò la costruzione della diga Salvucci, che collega Cala S. Giacomo al santuario della Madonna dei Martiri, completando così l’opera di sviluppo infrastrutturale del porto di Molfetta.

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